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Il libro di René Guénon, "L'esotérisme de Dante", ("L'esoterismo di Dante") viene pubblicato nel 1925. "Esoterico", dal greco esoterikós, deriva da esóteros, vale a dire segreto, oscuro e misterioso, e indicava, presso i filosofi greci, quelle dottrine riservate a un gruppo ristretto d'iniziati, e si oppone a "essoterico", che indica quelle dottrine destinate a una diffusione più ampia. La domanda che allora ci poniamo è la seguente: possiamo veramente parlare di un "Dante esoterico"? È possibile che Dante, insieme ad altri poeti e scrittori, facesse parte di una setta segreta legata o ai templari, o ai massoni, o ai Rosacroce, o a un gruppo eretico che si nascondeva sotto il nome "Fedeli d'amore"? È possibile che Dante fosse al corrente della mistica ebraica, quella dello Zohar e della Kaballah? René Guénon, uno dei maestri della tradizione esoterica del Novecento, autore di libri sulle dottrine indù, sulla teosofia, sulle metafisiche orientali, per ricordare solo alcuni dei soggetti più importanti da lui studiati, mette in luce alcuni dei temi ermetici più importanti nella Divina Commedia.